Come promuovere un’azienda su LinkedIn?


10 Marzo 2016

Come promuovere un’azienda su LinkedIn?

Come promuovere un’azienda su LinkedIn? Oggi abbiamo deciso di dedicare questo articolo all’utilizzo di LinkedIn da parte delle aziende, per mettere a frutto al massimo delle sue potenzialità questa piattaforma social professionale.

Oltre a poter sviluppare il proprio personal brand, creando quindi una propria reputation online, Linkedin è adatto anche a sviluppare strategie di matrice aziendale, anche se ancora sembra che diverse aziende provino qualche difficoltà al riguardo.

Uno degli errori più comuni che si vede fare su questa piattaforma è quello di assimilarla a Facebook, cioè di usare le stesse identiche logiche, schemi usati su altri social su cui magari sono risultati essere vincenti.

La comunicazione Human 2 Human

Su Linkedin bisogna tenere conto che il profilo personale è legato in maniera molto stretta con il nome dell’Azienda per cui si lavora, per questo bisogna tenere conto di questa sorta di “appartenenza”, mettendo a frutto l’identità digitale delle persone in rapporto a quella dell’impresa.

C’è chi pensa che il B2B sia fatto da marchi e aziende che si incontrano e creano partnership fra loro: ma avete mai pensato chi sta dietro ad un’azienda? Le persone! Ecco che il B2B o il B2C diventa in realtà H2H, ovvero Human to Human, cioè un rapporto fra persone, esseri umani. Si tratta di una teorizzazione pensata da Bryan Kramer, che spiega perfettamente come la comunicazione anche business si basi sulla relazione.

Cosa possono fare allora le aziende, alla luce di queste considerazioni?

Elaborare una strategia che tenga conto di questi fattori e soprattutto del fatto che su Linkedin si creano relazioni, conversazioni che sono effettivamente già possibilità di business, così come accade nella vita reale e come sempre è accaduto da anni.

Fare di un dipendente un Brand Ambassador

Le aziende possono creare delle strategie di Ambassador Marketing, di cosa si tratta? Avendo visto che la comunicazione passa a attraverso i profili delle persone che lavorano in quella data impresa, si comprende bene che un dipendente non determina solo la propria reputazione, ma anche (più o meno indirettamente) quella dell’azienda. Un manager, un dipendente, non sono solo parte di un’azienda, ma sono dei veri e propri “rappresentanti” ovvero ambasciatori del brand. Una volta compreso questo passaggio si può iniziare una strategia di Ambassador Marketing.

Ecco alcune azioni che un’azienda può fare in quest’ottica:

1. Formare i propri Brand Ambassador

2. Fornire strumenti, contenuti e policy condivise

3. Utilizzare la piattaforma blog Linkedin Pulse

4. Monitorare la propria web reputation (non solo su Linkedin)

Si tratta un po’ di cambiare forma mentis, soprattutto di perdere una “fetta” di controllo da parte dell’azienda sulle informazioni e sui flussi di conversazioni, ma proprio questo cambiamento potrà permettere di fare quel salto competitivo che farà davvero la differenza!

Se sei interessato a questo argomento iscriviti alla nostra newsletter, rimani sempre aggiornato!


2 Comments

Articolo interessante. Sono iscritto a linkedin da oltre 10 anni ed è un ottimo punto di partenza per attivare relazioni professionali. Nel mio caso, come headhunter, è anche utile per entrare in contatto con candidati qualificati. È vero però che ancora è un media per fare personal branding piuttosto che costruire la brand awareness di un’azienda; concordo sul fatto che i dipendenti di un’azienda possano essere degli eccellenti brand Ambassador ma vanno formati, altrimenti si rischia di trasmettere immagini diverse. Però vi invito a riflettere sul fatto che il profilo linkedin è personale e ogni tot anni si cambia azienda. Benedetto Caramanna Sales Line

Comments are closed.

Leggi altri post